MOMENTI DI VITA SPORTIVA CHE IL TEMPO NON HA CANCELLATO


Abbiamo chiesto a Ivana Mazza, ex atleta, di ricordarci la sua esperienza sportiva. Una delle atlete di maggior spessore della Polisportiva nei primi anni '70, ci ricorda in questo suo memoriale gli inizi dell'attività sportiva a Rivarolo.Atleta tenace e volenterosa, ha ottenuto buoni risultati nella velocità (campionessa regionale sui 100 mt.) e nel salto in lungo; suoi sono ancora alcuni records societari. Tra le altre cose ha partecipato anche ad una finale nazionale del CSI.

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il gesto atletico di Ivana Mazza durante una corsa campestre

(Testimonianza resa da Ivana Mazza in occasione del 25° di fondazione della Polisportiva, pubblicata sul libro "La Grande Avventura")

Ripensando con nostalgia, dopo 25 anni, alla stupenda esperienza dei Giochi della Gioventù relativa al triennio 1968-1970, sarebbe limitativo se facessi soltanto una semplice cronologia di avvenimenti e se ciò fosse solo un susseguirsi di classifiche e di gare, senza tener conto dei valori morali raggiunti e dei sani principi acquisiti nel periodo della mia giovinezza. Verso la fine degli anni '60 esisteva nel campo dello sport solo il "deserto", per mancanza di interessi di qualsiasi genere. Pertanto, i ragazzi di Rivarolo non sapevano come impiegare il tempo libero. Durante gli anni 1968-1968 era presente presso la Scuola Media del paese un insegnante di Educazione Fisica (Prof. Mortoni), il quale riusciva con il suo grande entusiasmo e la sua preparazione tecnica a trasmettere ai ragazzi un forte interesse non solo per lo sport in genere, ma anche per l'atletica.L'introduzione dei Giochi della Gioventù ha rappresentato un notevole passo avanti verso la diffusione della pratica sportiva ed ha contribuito al raggiungimento di molte mete. Per merito del Prof. Mortoni, la Scuola fu rifornita di attrezzi, di una piccola palestra (annessa alla Scuola medesima), e di un attrezzato campo di pallavolo nel cortile.Il campo sportivo sarebbe poi diventato ben presto il terreno naturale per la preparazione sia di discrete squadre di pallavolo, si per la formazione di squadre di calcio.Inoltre, per merito dell'abnegazione e dei sacrifici affrontati da tantissimi ragazzi e ragazze della Scuola, sul campo sportivo, sotto la guida dell'insegnante di Educazione Fisica, vennero gradualmente costruite tutte le strutture necessarie per la preparazione delle varie discipline atletiche. I ragazzi e le ragazze si sentirono così coinvolti personalmente ed entusiasti per interessi nuovi, sorti improvvisamente e mai avvertiti in precedenza.Tutto ciò portò nel corso di due-tre anni ad ottenere risultati atletico-sportivi di tutto rispetto. E' doveroso dichiarare, poi, che non solo si ottennero encomiabili esiti concernenti lo sport in genere, ma ben presto anche risultati dal punto di vista della formazione del carattere. Ognuno ha potuto capire quali fossero i propri limiti e umilmente accettarli; ognuno, per raggiungere certe mete, ha dovuto sacrificarsi e lottare; ognuno ha dovuto accettare le regole imposte dall'insegnante e dai ragazzi più anziani. Infine tutto ciò ha creato amicizie vere, anche tra ragazzi e ragazze; solidarietà tra tutti i partecipanti e in generale un senso di grande responsabilità.Per tutto ciò, sembra doveroso celebrare ed evidenziare i risultati e i componenti di quel gruppo sportivo, i quali avrebbero prolungato nel tempo gli interessi, come pure la stima e la partecipazione di gran parte della cittadinanza, favorendo anche in questa sempre maggiori motivi per riunirsi e nello stesso tempo divertirsi.Colgo l'occasione di ringraziare i componenti della Polisportiva Rivarolese per avermi dato l'opportunità di contribuire a questa magnifica iniziativa.